Quest'opera, realizzata da Aj Roi nel 2024 per la propria prima mostra personale ("NOT A WONDERFUL WORLD"), è la prima (assieme a "VIETNAM WAR", realizzata nello stesso periodo) a essere composta da due cartelli anziché uno.
L'artista in questo caso non è intervenuto in maniera pittorica (come suo solito) ma ha messo in relazione i due cartelli ("percorso riservato ai quadrupedi da soma o da sella" e "transito vietato ai pedoni") creando una rappresentazione estremamente semplice ma di fortissimo impatto.
La triste scena mostra un uomo bianco -in sella al suo cavallo- che trascina uno schiavo nero, con una catena al collo.
Con quest'opera, Aj Roi vuole farci soffermare a pensare sull'ingiustizia della schiavitù.
L'immagine si rifà al triste capitolo della Storia in cui gli africani sono stati portati a lavorare nelle colonie in America; tuttavia, l'artista intende far riflettere sul fatto che anche oggigiorno la schiavitù sia tutt'altro che scomparsa; basti pensare a tutti i lavoratori del terzo mondo che lavorano un numero di ore disumane, guadagnando quel tanto che basta per nutrirsi, troppo poco per permetter loro di fare un salto avanti e lasciare quel lavoro.
Per marcare ulteriormente la differenza tra la condizione agiata dello schiavista e quella di fatica e soprusi sofferta dallo schiavo, Aj ha lasciato intatto il primo, mentre ha graffiato e colpito il secondo, dandogli così un'apparenza "sporca" e "vissuta".
SCHIAVITÙ
PEZZO UNICO
Diametro 60 cm + diametro 40cm
Catena in ferro e cartelli stradali
Anno: 2024
€1800