Realizzata su un vero cartello stradale di "animali domestici vaganti" ruotato di 120°, quest'opera raffigura un bambino che esulta davanti a una bistecca, ignorando da dove quella bistecca provenga.
Sullo sfondo si vede l'origine della bistecca: una mucca appesa a testa in giù, con la gola tagliata.
 
Aj Roi ha coperto di bianco due lati del triangolo, lasciando rosso solo il lato inferiore per rappresentare la pozza di sangue che copre il pavimento dei mattatoi.
 
Anche se sappiamo che la carne sia un pezzo di un animale, quanti di noi si soffermano a pensarlo ogni volta che la mangiano?
Con quest'opera, l'artista ci sbatte in faccia la violenta verità che avremmo il dovere morale di considerare costantemente.
È facile mangiare un pezzo di carne come fosse un vegetale, senza dunque prendersi il compito di infilare un coltello nella gola di un essere vivente e vedere i suoi occhi che si spengono.
 
Con "IGNORANDO" Aj Roi non vuole condannare il consumo di carne, bensì farci uscire dalla bolla di plastica in cui siamo avvolti, e farci prendere coscienza del fatto che se dovessimo uccidere personalmente tutti gli animali che mangiamo, il consumo di carne pro capite, calerebbe drasticamente.
 
Nel contesto della mostra "NOT  A WONDERFUL WORLD", quest'opera è messa affianco a "PITTURA RUPESTRE", per mettere a confronto le condizioni di vita e di morte degli animali che mangiamo.
 
Nel caso della caccia di animali selvatici, essi vivono liberi e sereni fino a quando, all'improvviso, si trovano a vivere attimi di puro terrore mentre tentano di sfuggire alla morte, per poi agonizzare per un tempo più o meno lungo, prima di cessare di esistere e, magari essere strappati alla propria prole, che dipende da essi.
Nel caso della macellazione di animali da allevamento invece, gli animali nascono predestinati a una vita che ha il solo scopo di farli diventare cibo, crescendo spesso in spazi microscopici, a volte al buio e in condizioni pietose, per poi andare in contro a una morte auspicabilmente rapida e indolore (ma che non sempre si verifica così).